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Biografia di Maria Eugenia

sr Amélie - France

sr Aline - Ciad

L'infanzia

PREISCH BIOGRAFIANata in una famiglia agiata e non credente, nel 1817, dopo la disfatta definitiva di Napoleone e la restaurazione della monarchia, Anne Eugenie Milleret non sembrava destinata a tracciare un nuovo cammino spirituale nella chiesa di Francia.
Suo padre, uomo freddo e severo appartenente alla grande borghesia liberale e seguace di Voltaire, considerato uno dei principali ispiratori del pensiero razionalista e non religioso moderno, fa fortuna nel mondo delle banche e nella politica.
Anne Eugenie, riceve dalla madre un' educazione che formerà in lei un carattere forte. Nel contesto familiare sviluppa la curiosità intellettuale e uno spirito romantico, l'interesse per le questioni sociali, l'abitudine a una 'visione larga', che la porta a considerare il mondo e le situazioni della vita con una grande apertura di mente e con una sensibilità magnanime. Questa educazione lontana dalla Chiesa e da Cristo, è segnata da una grande libertà e insieme da uno spiccato senso della responsabilità. La bontà, la generosità, la rettitudine e la semplicità apprese dalla madre le faranno dire, più tardi, che la sua educazione era più cristiana di quella di molti pii cattolici del suo tempo.
Le convenzioni sociali facevano si che, come la sua contemporanea George Sand, Anne Eugenie avesse l'abitudine di partecipare alla Messa nei giorni di festa e avesse ricevuto i sacramenti dell'iniziazione cristiana. La prima comunione fu tuttavia un' esperienza mistica, un vero incontro con Cristo e resterà la grazia fondamentale della sua vita. Ma ne coglierà il senso profetico solo molto più tardi. Tanto che, dopo la conversione, scriverà che "Cristo era stato assente" nella sua educazione.

La giovinezza

La giovinezza è felice, ma non esente da sofferenze: nella sua infanzia, la morte di un fratello e di una sorellina, una febbre tifoidea che la costringe a interrompere gli studi e che le lascerà una salute cagionevole.
Anne Eugenie, è assetata di conoscenza. Divora i libri della biblioteca paterna, soprattutto i romantici tedeschi.
Nel 1830 la rovina finanziaria del padre, ma anche la crescente incomprensione tra i genitori avranno conseguenze dolorose:
le proprietà di Metz e Presch sono gravate da ipoteche e saranno messe in vendita, costringendo la famiglia a un cambiamento di tenore di vita. Con la separazione dei genitori il fratello Louis, vicino a lei per età e fedele compagno di giochi, andrà a abitare con il padre mentre Anne Eugenie partirà a Parigi con la madre.
Nel 1832, a 15 anni, ancora una prova dolorosa: perde la madre, colpita dal colera.
Il padre affida la giovane Anna ad una ricca famiglia amica, dove, adolescente, vive una vita di società, nascondendo agli occhi di tutti la crisi dolorosa che la attraversa.

« I miei pensieri sono un mare agitato che mi affatica e mi pesa. (...)Tanta instabilità, mai riposo (...) Allora mi viene l'angoscia, il disgusto, la noia della vita e una immensa tristezza »

Nell'inverno del 1835, il signor Milleret, preoccupato per l'ambiente troppo frivolo in cui vive la figlia, la affida alla famiglia di una cugina a Parigi, Madame Foulon. Anne Eugenie giudica limitato e bigotto il modo di vivere la fede cristiana e , dirà più tardi, la nuova situazione fu un pericolo ancora più grave per lei.
Questa eredità umana e questi eventi sono componenti del cammino spirituale di quella che sarà Madre Maria Eugenia di Gesù . Da questa esperienza umana che entrerà in contatto con la grande Tradizione della Chiesa nascerà la spiritualità dell'Assunzione.
Alla vigilia della conversione, conosciamo, attraverso il suo diario, un'adolescente profonda, emotiva, sensibile, dotata di buon senso, assetata di Assoluto e aperta al Trascendente.

La conversione

Notre DameAnne Eugenie ha 19 anni e si prepara a prendere il suo posto nella società. Gradevole, intelligente, allegra, ma contemporaneamente attraversata da una crisi di senso che le fa sperimentare una profonda solitudine.
Vibra per le grandi cause: il destino e la nobiltà morale del suo paese, e, allo stesso tempo è assetata di un amore che possa colmare la sua vita . Questa crisi è la strada attraverso la quale Cristo si farà conoscere e orienterà il suo cammino.

Nella Quaresima del 1836, secondo la consuetudine della famiglia che la ospita, segue a Notre Dame i sermoni quaresimali dell'Abbé Lacordaire, giovane sacerdote già ben conosciuto per le sue capacità oratorie. La dottrina della chiesa, la tradizione, la Sacra Scrittura, la ragione, la fede e i mezzi per acquisirla sono i temi sviluppati da Lacordaire.
L'ex discepolo di Lamennais - abitato come lui da una rinnovata visione di Chiesa, chiamata a svolgere un nuovo ruolo nel mondo - ha una comprensione viva del suo tempo; vuole contribuire al cambiamento. Conosce i giovani con le loro domande e le loro aspirazioni, il loro idealismo e l' ignoranza di Cristo e della Chiesa. Le sue parole raggiungono il cuore di Eugenie , rispondono alle sue domande e risvegliano la sua generosità. Eugenie intravvede il Cristo come liberatore universale e il suo Regno sulla terra attuarsi in una società fraterna e giusta.
Esce da questa esperienza completamente trasformata. Quattro anni dopo nel rileggere la sua conversione scrive una lunga lettera al Padre Lacordaire:

"Avendo avuto la possibilità di partecipare alle Prediche Quaresimali, ho scelto le sue. La grazia mi attendeva! Le sue parole hanno risposto a tutte le mie domande; hanno spiegato le mie intuizioni, completato la mia comprensione delle cose. Hanno risvegliato in me il concetto del dovere, il desiderio del bene che stavo per perdere; hanno portato in me una generosità nuova, una fede che niente, da quel momento, avrebbe più potuto far vacillare... Ero veramente convertita e avevo concepito il desiderio di dare tutte le mie forze, o piuttosto tutta la mia debolezza, a questa Chiesa che per me aveva quaggiù il segreto e la potenza del bene » (Lettera a P. Lacordaire n. 1502-1841. 13.12.1841)

Troviamo in questa testimonianza personale di MME tutti gli elementi che ci permettono di misurare l'ampiezza della trasformazione che si é compiuta in lei e della svolta che prenderà ormai la sua vita.
La parola intelligente e ardente di Lacordaire l'aiuta a fare il passaggio da una fede ridotta a qualche nozione incomprensibile e senza presa reale sulla vita e sui suoi quesiti, a una fede che sia in grado di dare risposte convincenti sul senso della vita, e di appagare la sua ricerca spirituale, ridando vigore a ciò che rimaneva in lei di conoscenza di Dio e di desiderio del bene, e aprendole vaste prospettive d'azione e un luogo concreto d'impegno.
Consigliata da Lacordaire, MME inizia ad approfondire il contenuto dottrinale e spirituale della fede ritrovata, attraverso una lettura assidua e seria di opere di teologia e di spiritualità, di opere di storia della Chiesa e del cristianesimo; le interiorizza e, attraverso la meditazione della Parola di Dio e la preghiera, fa sue le verità di fede così scoperte.

In questo momento, un altro predicatore, anche egli ex discepolo di Lamennais , entra in gioco nella vita di Anne Eugenie.
In confessionale , Padre Combalot si accorge che ha a che fare con un'anima prescelta e intravvede in Anne Eugénie la futura fondatrice della Congregazione che sogna da tempo. Sottolineando il fatto che questa fondazione è voluta da Dio e che Dio l'ha scelta per realizzare quest'opera , Padre Combalot persuade Anne Eugenie, malgrado le forti e iniziali resistenze da parte della giovane, ad assumere il suo progetto: un'opera educativa. E' convinto che solo attraverso l'educazione si potranno evangelizzare le intelligenze, rendere le famiglie veramente cristiane e trasformare la società.

La Fondazione della Congregazione

St EustacheA 22 anni, Maria Eugenia diventa Fondatrice delle Religiose dell'Assunzione, che consacreranno tutta la loro vita e le loro forze a estendere il Regno di Cristo in se stesse e nel mondo.
Nel 1839, con altre due giovani, Anne Eugenie inizia una vita comunitaria di preghiera e di studio in un appartamento in Rue Férou, vicino alla Chiesa di S. Sulpice a Parigi.
Abbastanza presto, l'autoritarismo e l'instabilità di carattere del P. Combalot, che aveva posto le fondamenta della prima comunità, uniti a difficoltà crescenti nei confronti della gerarchia della Chiesa di cui Combalot era tramite, porteranno Maria Eugenia, per il bene e il futuro della Congregazione, a una rottura inevitabile con colui che ne aveva avuto l'intuizione iniziale.
La comunità accoglie nuove giovani. Nel 1841, si apre la prima scuola con il supporto di Madame de Chateaubriand, Lacordaire, Montalembert e altri amici. In pochi anni la comunità conterà sedici sorelle di quattro nazionalità.
Maria Eugenia ed i primi membri dell'Assunzione avranno la volontà di unire i tesori di spiritualità e di sapienza della Chiesa in una forma di vita religiosa e di educazione capace di soddisfare le esigenze di uno spirito moderno. Si tratta di assumere i valori del suo tempo e, insieme, di immettere i valori del Vangelo nella cultura emergente di una nuova era industriale e scientifica. La Congregazione svilupperà una spiritualità centrata su Cristo e l'Incarnazione, che unisce una spinta profondamente contemplativa e una incisiva azione apostolica. Sarà una vita vissuta nella ricerca di Dio, nell'amore e nel servizio agli altri. Prenderà corpo poco a poco uno stile di vita, un modo di essere, di pensare e di agire che sarà riconosciuto "Assunzione".

MME percepisce il mondo come « un luogo di gloria per Dio », luogo dove si realizza il disegno di salvezza del Padre, manifestata e realizzata nell'Incarnazione del Figlio. Dice MME « L'incarnazione é il mistero dove tutte le cose umane sono divinizzate e trovano il loro fine» e vede la Redenzione "come un'opera di liberazione universale non ancora interamente compiuta". Questa incompiutezza fa nascere in lei il desiderio di dedicare tutte le sue forze per « far giungere a tutti gli uomini gli effetti della redenzione che mancano ancora ».
Dopo i fragili inizi, la Congregazione cresce. Nuovi appelli dei vescovi in Francia, in Inghilterra, in Spagna, ... interpellano la comunità e fuori Europa , in Sud Africa, in Nuova Caledonia, in America centrale ... con il sogno di trasformare la società e il mondo attraverso l'educazione e l'annuncio di Gesù Cristo.
I primi tentativi di fondazione in Africa e in Oceania, non avranno seguito nell'immediato, ma hanno stimolato il dinamismo apostolico della Congregazione e preparato l'espansione missionaria che vedrà ben presto le suore su tutte le strade del mondo.

Il padre D'Alzon, divenuto sua guida spirituale poco dopo la fondazione e in seguito alla partenza del p. Combalot, sarà per lei per tutta la vita padre e amico. Nel 1845 fortemente incoraggiato da Maria Eugenia, fonda egli stesso la Congregazione degli Agostiniani dell' Assunzione e per quasi 40 anni i due fondatori si sosterranno mutualmente nella sequela del Signore e per l'estensione del Regno di Dio.
Insieme tracciano il cammino dell'Assunzione.

Nel 1867 la prima approvazione delle Costituzioni da parte di Roma, cui seguirà l'approvazione definitiva nel 1888.
Maria Eugenia di Gesù porterà fino in fondo la responsabilità della Congregazione e della fedeltà all' intuizione originaria, stimolando e sostenendo il suo dinamismo apostolico. Rimarrà superiora generale fino al 1894.

Poi per M. Eugenia sarà il tempo del nascondimento come il chicco di grano in terra, il peso degli anni, l'infermità, la solitudine, ma anche l'abbandono in Dio, e una grande pace.
Il 10 marzo 1898 raggiunge il suo Signore che tanto aveva amato e servito. La parola scritta nell'anello ricevuto il giorno della sua consacrazione: "Signore tu sai che ti amo" è stata la luce segreta, sorgente di tutta la sua azione.
"La mia totale dipendenza da Gesù Cristo è il legame segreto della mia libertà".

Alla morte di Maria Eugenia nel 1898, la congregazione conterà 1108 religiose .
Beatificata da Paolo VI nel 1975, è stata proclamata santa da papa Benedetto XVI nel 2007.

Perché Maria Eugenia di Gesù è Santa per la Chiesa?

RisaNel 1993, una coppia europea, desiderando adottare una bambina filippina, chiese alla signora Carmen V. Bondoc di seguire le procedure di adozione.

Una bambina nata nel febbraio 1995 e in stato di adottabilità, venne subito accolta in casa Bondoc, in attesa di essere affidata alla famiglia che la desiderava. Fatta visitare da un pediatra fu trovata in buona salute. Quando la piccola ebbe tre mesi ci si rese conto che essa non riusciva a mettere a fuoco persone e cose. Fu diagnosticata una “Sindrome da nistagmo”, che provoca un movimento oscillatore e ritmico dei globi oculari quando la testa si muove e che dipende da un disturbo del sistema nervoso.

I Bondoc, nel frattempo, avevano deciso di tenere con sé la bimba. Quindi Maria Carmela Teresa Eugenia, “Risa” , come fu soprannominata, divenne la terza figlia dei signori Rodendo Bondoc.

All’età di sei mesi, Risa fu sottoposta ad una serie di esami clinici che evidenziarono un indebolimento dei muscoli oculari preposti al movimento, che avrebbe ridotto notevolmente la sua capacità visiva. Il medico aggiunse che Risa, per leggere, avrebbe dovuto far uso di occhiali con lenti molto spesse. Precisò inoltre che la patologia dipendeva dal cervello. Raccomandò quindi di portare la bimba da un neurologo pediatrico.

Dopo un esame approfondito, il neurologo pediatrico prescrisse una risonanza magnetica. I risultati mostrarono l’esistenza di una malformazione nell’emisfero sinistro del cervello. Il corpo calloso che collega i due emisferi non si era formato e mancava anche il setto pellucido.

Quando i Bondoc seppero la notizia, “presero d’assalto il cielo”. Pregarono particolarmente la beata Maria Eugenia Milleret ed iniziarono una novena per chiedere la guarigione di Risa. Da allora la bimba porta sempre su di sé una reliquia di Maria Eugenia.

Il neurologo pediatrico li informò in seguito che Risa avrebbe potuto soffrire di convulsioni e di altre malattie a causa della lesione cerebrale diagnosticata e li avvertì che doveva essere assolutamente evitato ogni brusco cambiamento di temperatura cerebrale. Disse loro chiaramente che non esisteva alcuna cura e che solo un miracolo avrebbe permesso alla piccola una vita normale. Un altro medico consultato affermò che Risa non avrebbe mai camminato, né parlato, né visto.

All’età di un anno e tre mesi fu portata negli Stati Uniti, a Houston e visitata da vari medici. Il primo, un oftalmologo pediatrico affermò che la bimba non avrebbe mai potuto vedere perché i nervi ottici erano inesistenti. Il neurologo fece una diagnosi precisa della sua malattia: “displasia setto-ottica (SOD) accompagnata da schizencefalia”.

I risultati della risonanza magnetica effettuata a Houston mostrarono chiaramente che “ il setto pellucido era inesistente, il corpo calloso non si era formato, c’era anche un’ipoplasia dei nervi ottici e del chiasmo. L’ipofisi e il peduncolo dell’ipotalamo erano piccolissimi”. La parte sinistra del cervello non si era sviluppata se non parzialmente.

Da Houston Risa venne a Parigi, nella casa generalizia delle Religiose dell’Assunzione. Alla presenza della superiora generale, suor Cristina Maria e di due consigliere, la bimba fu deposta sulla tomba della beata Maria Eugenia Milleret per chiederne la guarigione.

Sette mesi dopo - dicembre 1996 - le fu diagnosticato anche un diabete insipido.

Nel 1997, quando Risa fu portata a Houston per una visita di routine, il neurologo disse che “ le sue abilità attuali erano del tutto eccezionali … e il suo funzionamento straordinario”.

Risa è un’alunna dell’ Assomption College, basic Education division. “Le sue capacità linguistiche corrispondono costantemente a quelle proprie delle bambine della sua età. Continua a far prova di capacità di socializzazione e di apprendimento nella norma. Dimostra una straordinaria disponibilità a svolgere i compiti che le vengono assegnati”. (San Lorenzo, Filippine, 9 ottobre 2003)

Il 6 dicembre 2006, è stato promulgato il Decreto relativo al miracolo attribuito all’intercessione della Beata Maria Eugenia di Gesù.